sabato 29 settembre 2012

In Prima linea contro le mafie



Cogliamo l'occasione per comunicare la nostra partecipazione all'evento organizzato dall'associazione Caponnetto, il convegno si terrà il 29 settembre, alle ore 16,30 a Formia, e sarà un momento importante di riflessione sul fenomeno della criminalità organizzata nel territorio del sud-pontino.

La nostra partecipazione come movimento civico è volta a dare il segnale alla cittadinanza che le infiltrazioni della criminalità organizzata vanno respinte in modo netto e deciso dal nostro territorio, cercando di unire le forze e non di dividerle instaurando polemiche, senza speculare mediaticamente e politicamente su di esse, a volte in maniera esagerata, ma neanche negando che il problema esiste e và affrontato, prima che da eventi sporadici si trasformi in qualcosa di più grave e strutturale.

 Le azioni che in questo caso vanno messe in campo in maniera decisa ed efficace sono quelle di monitoraggio di residenze, licenze commerciali e movimentazioni bancarie. Solo in questo modo, e con la fattiva collaborazione di tutte le forze dell'ordine (compresi i VV UU) si può opporre una prima barriera all'infiltrazione di capitali sospetti e al successivo radicamento degli stessi.

Da parte nostra l'assolutà disponibilità a collaborare con cittadini, associazioni, movimenti e tutte le forze politiche al fine di sostenere una battaglia importante per il futuro della nostra città.

Coordinamento Movimento " Lista Nicola Procaccini"

lunedì 17 settembre 2012

Le Precisazioni dell'ex-assessore Gianfranco Azzola



La sua defenestrazione dalla giunta, che per il metodo e le scelte definisce «il fallimento del “vento nuovo”», quell’entrata di forza dei vertici provinciali a risolvere la crisi e che ora «hanno preso il sopravvento», e infine quella proposta di guidare un consorzio turistico, un «ripiego», dice, «che ho rifiutato, perché la mia dignità non è in vendita».

Gianfranco Azzola esce allo scoperto. Solo pochi giorni fa è stato sfiduciato dal sindaco Nicola Procaccini, sostituito con il pidiellino Gianni D’Amico, e ora se la prende comoda per raccontare la sua versione. «Procaccini me lo aveva comunicato una decina di giorni prima, a lui ho risposto che non condividevo ma prendevo atto. Ma di fronte a quella proposta di presiedere un consorzio ho capito che stava prendendo piede il potere al posto della politica».

Azzola rifiuta «per filosofia» la logica delle poltrone. «A me non interessa. Un consorzio già c’è e si chiama Terracina D’Amare, di cui mi onoro di far parte già da anni. Quella è una realtà che non ha bandiere politiche e anzi è ben protetta da qualche consigliere che ha velleità di usare la politica come strumento di controllo».

Quanto al futuro della lista, che oggi in Consiglio comunale resta nelle mani di Valentino Giuliani: «Oggi quel vento nuovo non si respira più. Noi certo non siamo più rappresentati - afferma -, ma il tentativo di eliminarci era in atto da tempo».

E se prima, guida politica indiscussa era Procaccini, oggi «il nostro lavoro prosegue ma il nostro allineamento alle posizioni del sindaco non è più così scontato». Infine, una parola, Azzola, la spende anche sulla crisi che ha rivoltato come un calzino la giunta. «È stata risolta dall’alto - dice -, da fuori e non per volontà di Procaccini. Lui l’ha subita pagando un prezzo troppo alto. Ha lasciato che prevalessero le beghe personali mentre noi, in tutti quei giorni, non siamo stati mai interpellati».

Un errore, perché per Azzola «i panni sporchi si lavano in famiglia » .
Bastava , forse, far subito contento il Pri? «Non averlo fatto gli ha fatto crollare tutto addosso».

Ma il pallino dell’ex assessore è e resta la proposta di quel consorzio. «Un consorzio di quel tipo servirebbe solo a qualcuno per mettere le mani sul turismo, che invece ha bisogno di idee, imprenditori e cittadinanza. I politici si tengano alla larga».

Da Latina Oggi del 17/09/2012 Diego Roma

sabato 1 settembre 2012

Comunicato Lista Procaccini su crisi di maggioranza

Un grave atto di immaturità. Non sapremmo definire diversamente quello a cui abbiamo assistito negli ultimi giorni e che ha visto protagonisti i componenti del Partito Repubblicano.
Hanno pensato bene di uscire dalla maggioranza per beghe interne al partito e per una questione di uomini, rimanendo sordi a qualsivoglia atto di mediazione e disponibilità che pure gli era arrivato dal sindaco e dalle altre forze di maggioranza. Tutto questo proprio in un momento in cui la città ha più bisogno di risposte ai problemi che di litigi e rotture, per motivi poi nemmeno troppo chiari.
I repubblicani hanno sempre avuto voce in capitolo sulle decisioni prese dalla maggioranza ed hanno sempre avuto la possibilità di far valere il loro punto di vista, come è normale che sia nella fisiologica dialettica di una coalizione. In particolare il bando dei rifiuti, atto fondamentale per ogni amministrazione e che pare essere una “preoccupazione” dei repubblicani, è stato predisposto con l’aiuto del CONAI, discusso e condiviso in seno alla maggioranza dallo stesso segretario del PRI e dal capogruppo, e dove il sito di Morelle non viene interessato dal bando in oggetto se non in maniera temporanea e marginale dell'eventuale nuovo gestore del servizio. Quindi non riusciamo a comprendere le loro esternazioni in tal senso.

Come componente politica di questa maggioranza, che ha contribuito a migliorare il bando attraverso la richiesta dell'introduzione di modifiche, la lista civica di cui facciamo parte Si auspica e chiede al Sindaco che il bando di gara venga portato in giunta immediatamente, così da avviare l'iter per riconsegnare a Terracina un servizio di nettezza urbana degno di questo nome.
E' inconcepibile che la soluzione di un problema così serio per la città debba essere rinviata per motivazioni così risibili e pretestuose.
E’ innegabile che la crisi di governo porterà ad una rimodulazione della maggioranza e ad una rivisitazione dei programmi, ma riteniamo necessario verificare quanto prima le convergenze sui programmi e giungere ad una ricomposizione della crisi, così da continuare nell’azione di governo della città senza “se” e senza “ma”.
Non è nostro interesse partecipare ad una "sopravvivenza meramente numerica" senza la necessaria chiarezza di obiettivi e modalità di raggiungimento degli stessi. I cittadini si aspettano risposte dalla politica e la politica non può rimanere imbrigliata dal valzer di uomini e poltrone fini a se stesse.

 Il coordinatore del Movimento Lista Nicola Procaccini Emilio Marigliani